18 dicembre 2007

VERIFICA DELLE OFFERTE ANORMALMENTE BASSE

Una normativa nazionale che imponga all’autorità aggiudicatrice di respingere automaticamente le offerte anormalmente basse, senza alcuna possibilità di verifica in contraddittorio, non è conforme al diritto comunitario. E ciò vale in qualsiasi procedura di aggiudicazione di appalti pubblici.
Presso la Corte di Giustizia, l'avvocato generale ha sostenuto che: "I principi di libera concorrenza, di trasparenza amministrativa e il divieto di discriminazione fondata sulla nazionalità, che sono sottesi al diritto comunitario degli appalti, nonché il diritto ad una buona amministrazione, ostano ad una normativa nazionale che, nella procedura di aggiudicazione di appalti pubblici ai quali non si applicano le direttive in materia, impone all’autorità aggiudicatrice di respingere automaticamente le offerte anormalmente basse, senza alcuna possibilità di verifica in contraddittorio".
Le conclusioni dell'avvocato generale sono state depositate il 27 novembre scorso, nella domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato, Quinta Sezione, il 20 marzo 2006. Si attende il deposito della decisione della Corte di Giustizia.