24 maggio 2008

IL QUADRO NORMATIVO DEI CONTRATTI PUBBLICI APPARE ANCORA INCERTO

Il primato del diritto comunitario sul diritto interno implica, in virtù di quanto affermato dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dalla sentenza C.398 del 1988 in poi, che gli operatori del diritto interno, giudici compresi, di fronte al manifestarsi di contrasti tra la norma interna e quella comunitaria, debbano optare per la disapplicazione della norma interna in favore di quella comunitaria, ma una tale opzione implica, a sua volta, il rischio che la procedura di infrazione rientri perché gli argomenti di difesa dello Stato convincono la Commissione o perché la Corte di giustizia disattenda le ragioni di quest’ultima. E v’è anche l’ipotesi che il giudice nazionale, nelle more della procedura d’infrazione, non condivida la sussistenza del contrasto e consideri illegittima la disapplicazione della norma nazionale, con conseguenze anche sul piano della responsabilità dell’Amministrazione e, di riflesso, dei suoi funzionari.

In questo articolo si veda l’analisi delle contestazioni formulate dalla Commissione europea nella procedura d’infrazione notificata il 30 gennaio 2008 ex art.226 del trattato CE.