MODIFICA DEL CODICE ANTIMAFIA
Il
Consiglio dei Ministri ha approvato nella riunione di venerdì 25 maggio lo schema di decreto legislativo che integra il codice delle
leggi antimafia e delle misure di prevenzione e che introduce nuove
disposizioni in materia di documentazione antimafia. Ecco la scheda del Ministero
riassuntiva delle novità:
1
- Immediata entrata in vigore delle nuove norme sulla documentazione antimafia.
Al fine di contrastare efficacemente i tentativi di infiltrazione mafiosa, le
norme che regolano l’emissione della documentazione antimafia entrano
immediatamente in vigore, mentre prima erano subordinate al decorso dei due
anni dall’emanazione dei regolamenti sul funzionamento della Banca dati
nazionale.
Fino
alla realizzazione della Banca dati, le Prefetture continuano ad utilizzare i
collegamenti già in uso con i sistemi informatici realizzati sulla base della
precedente normativa.
2
- Ampliamento dell’area dei controlli e delle situazioni “indizianti”. Vengono
estesi i casi di controlli antimafia anche ai membri del collegio sindacale e
degli organismi interni destinati a vigilare sul rispetto dei modelli
comportamentali delle imprese.
Considerata,
inoltre, l’apertura degli appalti pubblici ad investitori esteri, viene per la
prima volta introdotta una procedura di controllo “antimafia” sulle imprese
straniere, anche senza una sede in Italia. Infine, vengono ampliati i casi di
tentativi di infiltrazione mafiosa, ricomprendendovi anche le reiterate
violazioni degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari derivanti da
appalti pubblici.
3
- Circolazione delle interdittive antimafia. Il provvedimento estende l’obbligo
di comunicazione in tutti i casi delle interdittive antimafia ad altri soggetti
istituzionali interessati, tra cui l’Autorità garante per la concorrenza ed il
mercato, in vista della realizzazione del cd. rating di impresa, nonchè
l’Autorità Giudiziaria, titolare del potere di proporre l’adozione di misure di
prevenzione.
4
- Attuazione del processo di decertificazione. Le modifiche apportate al codice
delle leggi antimafia attuano una completa decertificazione del procedimento di
rilascio della documentazione antimafia. Ciò per ribadire che il sistema dei
controlli antimafia non è “nemico” delle imprese, ma un presidio per
realizzare, a loro tutela, un ambiente favorevole alla sana concorrenza tra gli
operatori,
In pratica, tale procedimento verrà avviato sulla sola base delle autodichiarazioni rese dall’operatore economico all’amministrazione interessata, che provvederà, a sua volta, a fornire i dati auto dichiarati alla Prefettura competente ad emettere la documentazione antimafia.
In pratica, tale procedimento verrà avviato sulla sola base delle autodichiarazioni rese dall’operatore economico all’amministrazione interessata, che provvederà, a sua volta, a fornire i dati auto dichiarati alla Prefettura competente ad emettere la documentazione antimafia.
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