05 febbraio 2011

DIRETTIVA EUROPEA SUI RITARDATI PAGAMENTI

Il 24 gennaio 2011, il Consiglio dell'Unione Europea ha approvato in via definitiva - con 24 voti a favore e 3 astensioni (Italia, Germania e Austria) - il testo di nuova direttiva europea sui ritardati pagamenti.
Con questa approvazione è stata completata la procedura di approvazione formale del nuovo testo di Direttiva che verrà pubblicato nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. Dopo la pubblicazione, l`Italia avrà due anni per recepire il contenuto del nuovo testo nella normativa nazionale.
La nuova Direttiva europea sui ritardati pagamenti si applicherà, tra l`altro, al settore dell'edilizia, ivi compresi i lavori pubblici.
Contrariamente a quanto avvenuto con la precedente direttiva europea n°2000/35/CE del 29 giugno 2000 (il decreto legislativo n°231/2002 di attuazione ne aveva escluso l'applicazione in particolare ai lavori pubblici), il testo di direttiva fa esplicito riferimento ai lavori pubblici e agli interventi in edilizia.
Per quanto riguarda i contratti pubblici, il testo di nuova Direttiva prevede un termine standard di pagamento di 30 giorni per i contratti con la Pubblica Amministrazione ed aumenta notevolmente gli indennizzi per le imprese in caso di ritardato pagamento della P.A., introducendo in particolare un tasso di interesse base (tasso BCE) dell'8% sin dal 1° giorno di ritardo.
L`attuale normativa italiana sui lavori pubblici prevede il pagamento delle somme dovute entro un termine di 75 giorni e tassi di indennizzo molto bassi in caso di ritardo (nel 2011: tasso dell`1,5% nei primi 60 giorni di ritardo).
Per quanto riguarda invece i contratti privati, il testo di nuova direttiva garantisce la liberta` contrattuale, limitandosi a chiedere che tempi di pagamento superiori ai 60 giorni siano adeguatamente giustificati, e prevede sanzioni in caso di ritardo rispetto ai tempi fissati nel contratto.
Le misure gia` adottate dal Governo italiano per velocizzare i pagamenti da parte dello Stato nei confronti delle imprese prevedono:
- ``la legge 102/2009 prevede all`articolo 9, l`introduzione di una serie di misure organizzative per garantire il sollecito pagamento alle imprese delle somme dovute dalle pubbliche amministrazioni per forniture, appalti e somministrazioni e sanare i debiti pregressi``;
- ``dal gennaio 2011 e` previsto che i crediti vantati dalle imprese verso la pubblica amministrazione possano essere compensati con le somme dovute al fisco per tributi iscritti a ruolo``;
- ``con la legge n. 220 del 2010 - legge di stabilita` 2011 - e` stato istituito, presso il Ministero dell`interno, un Fondo di 60 milioni di euro per l`anno 2011 per il pagamento degli interessi passivi maturati dai comuni per il ritardato pagamento dei fornitori``.

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