28 aprile 2010

MANCATA RISPOSTA ENTRO IL TERMINE FISSATO

Il confronto tra l’Amministrazione e l’offerente, la cui offerta è sospetta di anomalia, rappresenta indubbiamente un momento imprescindibile ai fini del rispetto dei principi comunitari che regolano la materia (Cons. Stato, Sez. VI, 8 marzo 2004, n. 1072). Tuttavia, appare evidente che tale legittimo contraddittorio non può mai essere dilatato ulteriormente a danno di altri concorrenti principi, ai quali la procedura concorsuale deve attenersi, vale a dire la “par condicio” tra i partecipanti, la trasparenza, la speditezza delle operazioni concorsuali (TAR Lazio, Sez. I bis, 27 ottobre 2004, n. 11948). Ne consegue che il problema del termine entro cui presentare gli elementi giustificativi circa l’affidabilità dell’offerta presentata, richiesti dalla stazione appaltante, va risolto nel senso che detto termine ha natura perentoria, avendo come finalità sia quella di garantire il contraddittorio in condizioni di parità tra tutti i concorrenti, sia quella di garantire il pubblico interesse, assicurando la definizione della gara in tempi rapidi e, comunque, certi (TAR Lazio, Sez. III ter, 20 marzo 2008, n. 2502). A sostegno di tale conclusione, depone anche la ratio ispiratrice del comma 5 del medesimo art. 88, ove il legislatore ha sancito la non obbligatorietà dell’audizione dell’interessato, qualora costui non si presenti alla data fissata dalla Commissione. L’intera disciplina del procedimento di verifica dell’anomalia è caratterizzata, infatti, da una scansione temporale rapida, che tende a contemperare le esigenze dell’impresa direttamente interessata con quelle delle altre partecipanti nonché con quelle della stazione appaltante a definire la gara con sollecitudine. Ne consegue che è proprio la funzione svolta dai termini assegnati in tale contesto all’offerente a giustificarne la perentorietà.
L’impresa, avendo presentato gli elementi giustificativi richiesti con un ritardo di ventuno giorni, può essere esclusa per mancata risposta entro il termine assegnato dalla stazione appaltante ai sensi dell’art. 88, comma 2, del D.Lgs. n. 163/2006. (Parere dell’AVCP n. 54 del 11/03/2010)