27 giugno 2010

LA REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA È RICHIESTA IN VIA DINAMICA

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1998 del 09/04/2010, ha respinto il ricorso presentato da una ATI in relazione all'annullamento dell'aggiudicazione di un contratto di appalto a favore dell'ATI medesima, aderendo ad un consolidato indirizzo giurisprudenziale condiviso anche dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (delibera 6/2/2006), secondo il quale la regolarità contributiva è richiesta in via dinamica, vale a dire non solo per tutto lo svolgimento della gara e al momento della stipulazione del contratto, ma anche al momento della partecipazione alla gara, restando irrilevante un eventuale adempimento tardivo della relativa obbligazione.
Con la medesima pronuncia inoltre la Corte ha precisato che a fronte dell'annullamento di un'aggiudicazione, l'Amministrazione, se da un lato è tenuta a rimuovere il contratto e procedere alla nuova aggiudicazione, dall'altro lato è tenuta, durante il tempo necessario per procedere alla nuova aggiudicazione, a evitare che continuino a prodursi effetti irreversibili in contrasto con la sentenza e tali da pregiudicare la completa e puntuale esecuzione della medesima.
A fronte di una sentenza che annulla l'aggiudicazione, la prosecuzione dei lavori è priva di titolo, e può essere consentita solo per lavori indifferibili, da retribuirsi, comunque, non a titolo contrattuale ma di indebito arricchimento. Pertanto l'Amministrazione è tenuta a sospendere cautelarmente il contratto in corso di esecuzione.