23 novembre 2010

APPALTI VERDI

Si chiama Appalti Verdi - Green Public Procurement, il nuovo sistema informatico per il monitoraggio dell'applicazione dei criteri ambientali in materia di acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni.
Il sistema informatico è stato realizzato dall’AVCP per attuare il ‘Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione”, il piano nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), adottato dall’Italia (Decreto 135/2008) per attuare le raccomandazioni della Commissione europea sulla politica integrata dei prodotti e lo sviluppo del concetto di ciclo di vita ambientale.
Il Piano definisce il quadro di riferimento del GPP in Italia, stabilisce gli obiettivi nazionali e identifica gli 11 settori prioritari di intervento:
1. arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura);
2. edilizia (costruzione e ristrutturazione di edifici con particolare attenzione ai materiali da costruzione, costruzione e manutenzione delle strade);
3. gestione dei rifiuti;
4. servizi urbani e al territorio (gestione del verde pubblico, arredo urbano);
5. servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa);
6. elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione);
7. prodotti tessili e calzature;
8. cancelleria (carta e materiali di consumo);
9. ristorazione (servizio mensa e fornitura alimenti);
10. servizi di gestione degli edifici (servizi di pulizia e materiali per l’igiene);
11. trasporti (mezzi e servizi di trasporto, sistemi di mobilità sostenibile).

A decorrere dal 9 novembre 2010 le Stazioni Appaltanti sono tenute a comunicare, tramite collegamento disponibile sul sito dell’Autorità http://www.avcp.it, Area Servizi, per le procedure di affidamento iniziate dopo il 1° gennaio 2010, le informazioni rientranti nell’ambito di applicazione del Decreto del 12 ottobre 2009 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. con il quale sono stati definiti i criteri ambientali minimi, al momento relativi ai soli prodotti “ammendanti” (sostanze o miscugli che migliorano le caratteristiche fisiche del suolo) e “carta in risme”.
L’invio delle nuove comunicazioni è obbligatorio sia per affidamenti soggetti all’obbligo di acquisizione del CIG, sia per affidamenti ordinariamente non soggetti a tale obbligo (affidamenti di importo inferiore ad € 20.000 aventi ad oggetto servizi e forniture; affidamenti di importo inferiore ad € 40.000 aventi ad oggetto esecuzione di lavori o opere).
Per gli affidamenti per i quali è già stato acquisito il CIG i nuovi obblighi di comunicazione riguardano informazioni aggiuntive rispetto a quelle già inviate.

Gli ammendanti del suolo sono materiali da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o migliorarne le caratteristiche fisiche e/o chimiche e/o l’attività biologica.
L’ammendante compostato, così come definito dalla normativa nazionale sugli acquisti verdi (Decreto 8 maggio 2003, n. 203 e Circolare 22/03/2005), rientra a tutti gli effetti tra i “beni riciclati”. Si tratta infatti di un prodotto che deriva da un processo biologico controllato in grado di trasformare matrici organiche di diversa provenienza in un materiale omogeneo e stabile e caratterizzato da una buona dotazione di sostanza organica non fermentescibile. La circolare presenta anche una lista non esaustiva di potenziali impieghi:
• Ammendante per ricarichi di sostanza organica per parchi e giardini
• Ammendante per la cura di aree verdi ricreative e sportive
• Ammendante per la costruzione del verde urbano
• Ammendante per la ricostituzione della copertura vegetale delle discariche
• Ammendante per la ricostituzione della copertura vegetale negli interventi di bonifica
L’ammendante compostato è considerato un fertilizzante e come tale è regolamentato dal D.lgs 217/06 “Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti”. Tale prodotto è largamente utilizzato anche in operazioni di realizzazione e manutenzione di aree verdi urbane o di interesse naturalistico.
La crescente esigenza di recuperare il territorio attraverso tecniche capaci di coniugare il ripristino delle condizioni fisiche e chimiche del suolo con l’aspetto estetico-paesaggistico, ha fatto crescere l’offerta annua su scala nazionale di ammendanti compostati di qualità.